Sai come ci si sente a ritrovarsi in un vicolo cieco? Con le spalle al muro e senza una via d’uscita?
Bene, ecco come mi sentivo a 23 anni!
Era una sera piovosa e avevo finito di allenarmi prima degli altri per via di un possibile infortunio: in quel momento mi resi conto che avevo passato gli ultimi 8 anni della mia vita a inseguire il sogno di diventare un calciatore professionista…un sogno che però mi aveva tolto tutto.
Fin da piccolo ho imparato il vero valore del termine “sacrificio”, soprattutto quando a 15 anni mi trasferii lontano da casa per giocare nel Torino…a quel tempo mi sembrava di vivere in un film!
Tutto sembra andare nel verso giusto, fino a quando non trovo affinità con il nuovo allenatore e da titolare in Nazionale Italiana under 18, mi ritrovo ad essere la riserva delle riserve.
Quello della quinta superiore fu un anno davvero difficile.
Mi diplomo a stento, e per di più vengo svincolato.
Riparto dalla Serie D, con l’obiettivo di salire di categoria, ma dopo 5 anni di serie D a buon livello, mi rendo conto che la possibilità di scalare e di vivere di calcio per tutta la vita, diventa sempre più difficile.
È con questa delusione sulle spalle che inizio a cercare altre strade, ma assurdo a dirlo, sembra che a 23 anni tu sia “vecchio” per intraprendere una nuova vita.
Ho cercato disperatamente nuove prospettive, qualcosa che mi potesse dare gli stessi stimoli del calcio ma non riuscivo ad immaginarmi al di fuori di uno stadio.
Una sera, qualcosa cambiò: un amico del mio paesino in provincia di Cuneo mi invita ad un evento, e per la prima volta incontro il Network Marketing (allora non sapevo nemmeno come si scriveva).
Ero molto diffidente sul settore (perché non lo conoscevo e comprendevo) ma essendo l’unica opportunità di carriera che mi sono trovato davanti, ho decisi di fidarmi del mio amico.
Sono partito con l’idea del “cos’ho da perdere?“
Nonostante la paura del cambiamento e della novità; vidi finalmente una nuova possibilità di scalare, di sognare, di pensare in grande…di diventare il numero uno.
Tutto quello che mi avevano presentato e che avevo visto sugli annunci di lavoro erano in settori in cui: avrei avuto capi, mi sarei dovuto accontentare, non c’era possibilità di crescere e affermarsi…insomma, il mondo del lavoro tradizionale, quello a cui mi hanno sempre abituato a scuola, in università e in casa.
Seppur mi sentivo di aver fallito col calcio non ho mai accettato di accontentarmi nella vita!
È per questo che decisi di tuffarmi e partire in un settore completamente nuovo.
Non sapevo nulla, non avevo nessuno che mi insegnasse ma avevo voglia, tanta voglia di cambiare la mia vita, e mi bastava!
I primi periodi sono stati duri, durissimi, ma non per questo ho mai pensato di mollare.
Ho messo in pratica quello che lo sport mi ha insegnato: disciplina, costanza e spirito di sacrificio.
Dopo mesi di azione e studio (ho letto e leggo tuttora molto) ho compreso molto bene il potenziale di questo sistema distributivo (cosa che purtroppo durante il mio percorso hanno compreso in pochi).
Come dico nell’intervista del libro “Networker Vincenti” di Gianluca Spadoni (5*edizione):
“Il network marketing è un piano economico indissolubilmente intrecciato alla crescita personale”
Dopo anni di duro lavoro, in cui ho lavorato molto di più rispetto a quanto ho guadagnato, ho raggiunto i massimi livelli nella mia Azienda.
Come ho fatto? Ho seguito la ricetta che ora insegno tutti i giorni ai ragazzi del mio team:
- Ho fatto più azione degli altri,
- Mi sono formato più degli altri,
- Ho fallito più velocemente degli altri,
- Ho avuto più fede degli altri,
- Ho avuto più focus degli altri.
Come nel pallone, per andare in cima, devi farti il mazzo, ma a differenza del calcio non devi aver talento, bensì devi avere una grande visione e una forte volontà di trasformare in realtà quello che sogni. Solo così potrai ottenere di più dalla vita!
Ogni giorno racconto la mia storia perché là fuori ci sono tanti Gabriele, ragazzi che come me avevano grandi ambizioni ma che non sempre sono stati in grado di superare le sfide della vita e hanno visto nel cambiamento l’opportunità giusta per ritrovare se stessi.
Mi piacerebbe che la mia storia ispiri tanti sportivi (e non solo), a guardare oltre e ad ottenere grandi risultati anche nel business, come nello sport o altri ambiti della vita!
Si può Fare!
Parola di Gabri, il fratello che hai sempre cercato ma mai trovato (fino ad ora 😉).